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L'Organizzatore

Chi Siamo 
L’Automobile Club Bologna è un ente pubblico non economico senza scopo di lucro, che istituzionalmente rappresenta e tutela gli interessi generali dell’automobilismo italiano, del quale promuove e favorisce lo sviluppo.

Come previsto nel suo stesso Statuto, tra le sue azioni vi è anche  la promozione dello sport automobilistico, la promozione, l'incoraggiamento e l'organizzazione di attività sportive automobilistiche.

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La nostra storia

Era l’8 di maggio del lontano 1906 quando il conte Ugo Gregorini Bingham e alcuni amici, notabili cittadini, riuniti presso il Circolo della Caccia, diedero vita all’A.C. Bologna, che avrebbe avuto, in via Barberia n. 32, la sua prima sede, con garage, a cui si aggiunse ben presto la “succursale” fuori Porta S. Felice. 

L’automobile, essendo nata nel 1890 dall’opera di Panhard e Levassor, aveva a quei tempi solo pochi anni di vita, e il suo inserimento sul mercato le conferiva, considerato il contesto socio-economico dei primi anni del XX° secolo, la natura di bene di lusso. Ciò rendeva il neonato A.C. un club elitario, che però già ad un anno dalla sua costituzione poteva contare i primi venti Soci! 
Era chiaro che a quella prima ventina ne sarebbero seguite molte e molte altre…

Oggi, ben 106 anni dopo, l’automobile è un bene di uso comune indispensabile, e il ruolo dell’Automobile Club Bologna è cresciuto con lei, ponendosi sempre nuovi obiettivi di rappresentanza e tutela delle necessità e degli interessi degli automobilisti.

Circuito di Bologna - 1908

E’ il 1908.

Il significativo apporto del conte Vincenzo Florio, industriale e produttore vinicolo siciliano nonchè armatore (Florio e Rubattino) e l’entusiasmo di alcuni notabili Bolognesi fecero si, che a dispetto delle molte polemiche ed avversioni, sia locali che internazionali oltre ai non pochi problemi di denaro, si potesse organizzare, in quella terra che diverrà in futuro il triangolo dei motori, questa appassionante quanto pionieristica corsa su un circuito stradale che toccava i comuni di Bologna Borgo Panigale, Calderara di Reno, Sala Bolognese, San Giovanni in Persiceto, Sant’Agata Bolognese, Castelfranco Emilia, Anzola Emilia.

Tra il 6 e il 7 settembre si tengono due corse organizzate dal giovane Automobile Club bolognese: la Coppa Florio e la Targa Bologna.

La rete viaria interessata dalla corsa è ristrutturata per l'occasione, compreso il raddoppio della strada di Borgo Panigale e un ponte sul Lavino.

Questo percorso di forma trapezoidale era da percorrere dieci volte per le vetture Gran Prix per un totale di 528 Km. c.a e otto volte dalle Gran Turismo per 442 Km. c.a.
Superato l’ultimo ostacolo, grazie all’energico intervento del sen. G. Agnelli, costituito dal Gran Prix delle Ardenne organizzato appositamente nella stessa data della corsa emiliana, per oscurarla e boicottarla, tutto fu pronto per il via.

Notevole fu l’apporto organizzativo del Resto del Carlino che con interviste e pubblicazione di foto e disegni, vide nell’evento il mezzo per consolidare la propria presenza sul territorio e grande fu l’entusiasmo dei Comuni interessati al passaggio della corsa che si adoperarono con ogni mezzo, per rendere sicuri ed agevoli i passaggi e gli attraversamenti dei centri abitati delle macchine da corsa.

Negli anni seguenti il Circuito di Bologna – Targa Bologna, anche a causa della Prima Guerra Mondiale e dei suoi effetti, è stato organizzato solo per alcuni anni e fino alla fine degli anni venti, su un nuovo percorso cittadino nella zona dei Giardini Margherita.

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